Vari virus intestinali e non (con indimenticabili sedute al cesso), rifugisti malpensanti portasfiga, nodo autostradale di Genova intasato alla partenza, saette e grandinata paura il venerdì sera salendo in Vallée, qualcuno che dimentica la carta d'identità, (io NON dimentico la carta igienica), scialpinisti che la mattina del sabato scendono sconsolati al parcheggio perché il plateau du Couloir non è raggiungibile (anche alcune guide hanno rinunciato) ... sembrava il manifestarsi della maledizione del Combin ...
... e invece ...
VENERDI'
Ci ritroviamo a cena a Bard insieme all'altro gruppo impegnato in un complesso tour in torpedone per le valli Gressoney/Valtournanche con vista su Castore/Polluce.
Dopo cena ripartiamo verso la Svizzera, chi munito di documenti passando normalmente la frontiera in auto nel tunnel del Gran S.Bernardo, chi sprovvisto di documenti salendo sci ai piedi e frontale per il Passo ... ritrovo in Svizzera al parcheggio degli impianti del Gran S.Bernardo a q.2000m, dove passiamo la notte nel comodissimo camper di Andrea.
SABATO
raggiungiamo il parcheggio a Bourg St.Pierre da dove si parte subito sci ai piedi.
Saliamo con calma al rifugio, avvicinamento lungo, sole e caldo bastonano.
Dopo un meritato ristoro (3 omelette per soli 30€!)
e varie pause riflessive
andiamo a vedere il pendio che non si passava e tracciamo la linea immaginaria per il giorno dopo (che poi ovviamente non rispetteremo :-).
Siamo confidenti che il sole cocente del giorno e il rigelo notturno facciano il loro dovere e il pendio si assesti.
Ottima la cena e abbondande, strano per un rifugio Svizzero.
DOMENICA
Colazione alle 4.00, partenza 4.30.
Saliamo la parete, sempre sci in spalla, buone condizioni (solo qualche breve tratto con neve inconsistente).
Teniamo una linea diretta fino alla croce di vetta del Combin di Valsorey. Gli ultimi 100m si impennano leggermente e potrebbero essere difficoltosi con poca neve, ma oggi è ok, la corda rimane sullo zaino.
Combin de Valsorey |
Dal Valsorey scendiamo per risalire, sci ai piedi, al Combin de Grafeneire.
Assistiamo all'impresa di due deficienti che per puro caso falliscono nel tentativo di suicidio!!!
Vista sul Tsessette |
Combin de Grafeneire |
Calandosi dal Mur de la Cote |
Mure de la Cote |
Parete E del Grafenerire |
e ultima breve risalita per la terza e ultima meta: Combin de la Tsessette. Qui devo denunciare un timido tentativo di ammutinamento che mi sono sentito in dovere di stroncare sul nascere :-)
Combin de Tsessette |
si pennella sopra |
A differenza di quanto sosteneva il gestore della Cab. de Panossiere che lo annunciava "en glace" e che riteneva impossibile la traversata, abbiamo trovato il Corridor in ottime condizioni, ci ha consentito addirittura di pennellare e noi, con il massimo rispetto, abbiamo approfittato ...
si pennella sotto |
pennellaggio, ma con rispetto e in silenzio |
Versante NO |
Passando sotto al versante NO (desolatamente "en glace")
col des Maisons Blanches |
scendiamo al Col Des Maisons Blanches e da qui discesa diretta a valle. Primo tratto, ripido! e su neve un po marcia, scesi con cautela perché il sole scaldava,
poi bei pendii sostenuti ma rilassanti su neve sempre portante.
Raggiunto il torrente Valsorey seguiamo delle tracce sulla sx orografica e superando una gorgia, un guado instabile, scavalcando una diga, due capriole, un carpiato, si arriva quasi alla macchina sci ai piedi. Con le giuste quantità di neve come oggi, direi che è stata una variante azzeccata.
Degna conclusione con merenda ad Arnad.
Andrea F., Sandro B., Paolo R., Davide B., tutti bravissimi, ma in particolare ringrazierei Andrea e il suo costante ottimismo che sicuramente è stato determinante.
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