Partecipanti: Marcella Nannelli, Giovanni Nannelli, Michele Pagani, Michele Oberti, Raffaele Pallavicino, Marco Besio, Pietro Finamore, Federico Cervetto, Enrico Chierici
- Venerdì sera partenza, con qualche problema di traffico, e pernotto all'ostello "Auberge de la Gare" a Hone-Bard; l'ostello è nuovo di zecca e rappresenta un'ottima base logistica. Cena alla pizzeria il mulino, nel menù inclusa una chiassosa festa di compleanno di bambini valdostani...
- sabato mattina partenza per Chatillon Stazione dove ci raggiungono Giovanni, Federico e un ARTVA per il sottoscritto; inizio a pensare che il mio ARTVA abbia un allergia particolare per Cervinia, visto che anche stavolta l'ho dimenticato... devo iniziare a lasciarne uno in macchina.
- alle 7, con precisione svizzera parte il pullman per Cervinia dove arriviamo alle 8, in tempo per riempirci le borracce, fare i biglietti e salire con la prima funivia al plateau rosà.
- finalmente abbandoniamo i mezzi meccanici e iniziamo a salire con gli sci; fino al colle del Breithorn sembra di essere alla partenza della 500 miglia di Indianapolis: decine di tutine multicolori ci passano sulle orecchie lasciando dietro di loro scie di neve sollevata dallo...spellare dei loro sci ( come avrà modo di commentare Raffaele ieri pomeriggio davanti ad una birra: la cosa che fa rabbia è che questi quando ti sorpassano lasciano dietro di loro una scia di profumo, come se non sudassero neanche un po'). Sono molte delle squadre che il 27/4 si daranno battaglia sul filo dei 4000 del trofeo Mezzalama
- Arrivati al colle le tutine si sono trasformate in puntini multicolori disperse sui ghiacciai e finalmente possiamo iniziare in santa pace la ns gita; sotto al Breithorn centrale lasciamo la traccia battuta per inizare a salire in direzione della Roccia Nera; arrivati alla crepaccia togliamo gli sci e li mettiamo sullo zaino, senza neanche per un secondo farci venire il dubbio se non scendere in sci da quello scivolo ripido e un po' repulsivo. per fortuna la neve sembra buona, l'unico problema è che le tracce che seguiamo sembrano fatte da uno Yeti e non da un essere umano, visto che i gradini sono almeno 1/2 metro. Quando stiamo per arrivare in cima scopriamo il mistero: l'autore della traccia è Gian Maria Grassi, noto istruttore della scuola regionale LPV e famoso per essere una vera "bestia" :-); un veloce saluto e loro giù velocemente e noi su lentamente fono alla sospirata vetta, la prima del poker previsto
Dal colle l'infilata di 4000, dal breithorn or.roccia nera, liskamm occ, polluce e castore
- foto, video, striscioni e uno sguardo a polluce, castore e soprattutto liskamm occidentale, ultima meta del weekend. le condizioni di quest'ultimo sono brutte, con molto ghiaccio affiorante sulla cresta. mentre scendiamo, nell'unico momento di foschia di tutto il weekend !!, iniziamo a pensare che forse il liskamm non è fattibile e questo, unito ad un po' di stanchezza per la salita brusca con gli impianti ci inducono a lasciare il Polluce per il giorno dopo, in accoppiata col Castore, e a scendere rapidamente al rifugio delle Guide di Ayas per una bella birra e un piatto di pasta come merenda.
Discesa verso il rifugio
- Alla sera conveniamo di fare due gruppi, uno composto da Pietro, Marco, Raffaele, Michele, Giovanni e me partirà presto per salire Polluce e Castore mentre l'altro con Marcella, Michele P e Federico se la prenderanno un po' più comoda e si dirigeranno direttamente al Castore; il ricongiungimento è fissato al colle di verra.
- Al mattino noi 6 partiamo e abbastanza rapidamente raggiungiamo la base della parte alpinistica del Polluce; la salita prosegue bene fino alle corde fisse dove, complici la quota e un po' di ghiaccio, rallentiamo un po'. finalmente raggiungiamo tutti la vetta e, dopo foto e video di rito, iniziamo a scendere, salvo ingolfarci nel traffico delle cordate in salita in corrispondenza delle corde fisse; risolviamo brillantemente con una corda doppia e finalmente siamo in fondo.
Cielo terso verso il colle di Verra...
e verso la Gobba di Rollin
Presso la porta nera appare il Weisshorn, incorniciato tra la roccia nera e lo scivolo del polluce
Canaponi...
Giovanni e Michele in vetta, i Breithorn e la Dent Blanche sullo sfondo
Il castore ci aspetta sornione
La cresta finale del polluce appena salita
ci leviamo dal traffico con una doppia
- inizia ora la faticosa salita al Castore: a circa 3900m, alla prima terminale, affiora ghiaccio e neve molto dura per cui proseguiamo a piedi. la traccia è buona, per fortuna lì Gian Maria non è passato :-). arrivati in prossimità della cresta 3 tutine svizzero-francesi ci incrociano in discesa e ci chiedono se ci stiamo allenando per il Mezzalama; sì per il para-trofeo Mezzalama, vista la ns velocità comparata alla loro. comunque andando piano si può godere di ogni passo sull'esile cresta che in breve ci porta in vetta dove ci sono ad attenderci Marcella, Michele P e Federico. tempopochi minuti e anche l'altra cordata con Pietro, Raffaele e Marco arriva. Siamo tutti molto contenti ma è tardi e quindi le cerimonie si riducono al minimo.
Giovanni
La crestina finale per arrivare in vetta
Pietro &C
- giù per la cresta, tanto per cambiare, abbiamo il fiato sul collo di due tutine che si raccontano allegramente il Mezzalama dell'anno scorso:" Eh vedi qui l'anno scorso si correva altrimenti perdevi il contatto con gli altri ...." e io:" volete passare?" " ma no figurati, andate tranquilli", e dopo un po' " si perchè qui non ti fanno mica mettere gli sci altrimenti scenderesti in un attimo..." e io " siete sicuri di non voler passare?" finalmente, in un tratto dove potevi camminare senza guardarti la punta degli scarponi per no inciampare, li lasciamo passare e ci sfrecciano davanti come dei beep-beep.
- Arriviamo a quota 4090, sopra il colle del Felik, e calziamo gli sci: ci aspettano 2300 m di discesa fino a Gressoney. Discesa bellissima, salvo che la neve diventa brutta poi pessima da sotto il rif. Sella. Scendiamo gran parte di questo tratto in traccia unica, sia per la qualità della neve sia per agevolare qualcuno di noi che inizia ad accusare la lunga cavalcata.
Discesa diretta dal colle del Felik
Gli ampi pendii prima del rif. Sella
- Alle 15 siamo a Gressoney dove, per ingannare le quasi 2 ore di attesa del pullman per P.S. Martin, svaligiamo un bar e mangiamo tutto salvo la panca di legno sulla quale siamo seduti.
- finalmente partiamo, alle 18 siamo in fondo valle e alle 19, recuperate le auto a Chatillon, ripartiamo per casa.
Un ultimo sguardo al castore del finestrino del pullman
- Grazie a tutti i partecipanti, ora aspettimao il video della Pietroilmuto Production, nell'attesa godetevi qualche foto
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