*** PAGINA IN FASE DI ALLESTIMENTO ***

Nelle pagine sotto sono raggruppate le mete con i relativi itinerari.
La prima pagina riporta l'elenco delle cime con date previste e tra [ ] le date effettive in cui vengono smarcate!!!

mercoledì 13 marzo 2013

si spegne la 3° candelina

Il 3° 4000 del programma è stato salito domenica; si tratta del Breithorn Occidentale, salito da Federico Cervetto, Enrico Chierici, Luca Leone, Giorgio Maddalena, Raffaele Pallavicino, Vittorio Regestro, Flavia Repetto, Marco Sala. Per mettere un po' si sale ad una salita di per sè semplice e senza problemi, ho pensato di aggiungere una serie di complicazioni logistiche degne dell'armata Brancaleone che ci hanno regalato un sabato pomeriggio al cardiopalma. tutto è iniziato con una partenza tardiva, 12.30 da Genova, pensando di avere ampi margini per prendere gli impianti del Plateau Rosà. durante il viaggio in autostrada mi sono arrivati 3 mesaggi di allerta che mi avvisavano di strani acquisti fatti con la mia carta di credito, per cui ho perso tempo per fare le telefonate e controlli necessari per bloccare la carta: primo ritardo.
sulla strada per Cervinia si surriscalda il liquido di raffreddamento per cui ci siamo dovuti fermare a far riprendere fiato alla macchina: secondo ritardo. contemporaneamente realizzo che mi sono dimenticato l'ARTVA a casa, per cui arrivati in paese mi metto a caccia di un apparecchio, e finalmente lo trovo proprio al rifugio Teodulo verso  il quale siamo diretti: terzo ritardo. Infine, quando siamo pronti per prendere gli impianti ci rendiamo conto che siamo in tremendo ritardo e ci precipitiamo alla biglietteria, io addirittura in jeans e con gli scarponi calzati direttamente sui calzini. Per farla breve, arrivati a Cime Bianche troviamo la funivia del Plateau chiusa  per cui, alle 17 iniziamo a salire a piedi, arrivando al rifugio quasi a buio accompagnati da un bellissimo tramonto, con il gestore che, gentilissimo, ci viene incontro con la motoslitta per sincerarsi che non ci siano problemi.

Arrivati al rifugio constatiamo che la recente ristrutturazione è venuta molto bene: camerette pulite, nuove e confortevoli, una sala da pranzo con vetrata sul Cervino nella quale consumiamo una buonissima cena, il tutto    coordinato da gestori gentilissimi e molto disponibili.

il mattino successivo ci  aspetta un'alba meravigliosa,
alcuni di noi stanno ancora soffrendo di problemi di acclimatamento per cui partiamo al rallentatore e, senza mai ingranare la marcia normale, arriviamo tutti in vetta senza problemi.

















Il panorama è quello usuale che si gode da queste cime, sfilano davanti a noi quasi la metà di tutti i 4000 delle alpi e buona parte di quelli del ns ambizioso programma.
Verso Sud Ovest lo sguardo va a cercare il G. Paradiso, sul quale è impegnata la squadra di Pietro. Sicuramente, considerando la difficoltà della salita, la lunghezza e il "confort" del loro rifugio invernale, saranno stati impegnati più di noi, che siamo saliti per 3/4 sulle piste del comprensorio sciistico.

sostiamo poco in vetta, giusto il tempo di togliere le pelli, stringere gli scarponi e fare qualche foto di rito, poi iniziamo la discesa senza problemi. in poco più di un'ora e mezza siamo al parcheggio di Cervinia, contenti della salita ma anche frettolosi di toglierci da quel posto che, nonostante lo scenario eccezionale offerto dalla Gran Becca, resta sempre uno scempio architettonico.
Alla prossima.